LA NOSTRA LOTTA
Organo del Movimento Popolare di liberazione per Pola
Pola / Pula
Regione:
zone del litorale adriatico ora all'estero
21 agosto 1944
Fronte popolare di liberazione
Tipologia:
politica
15
Scheda storica
La testata viene fondata il 21 agosto 1944 dal Propodjel (Sezione stampa e propaganda) del circondario di Pola e viene preceduta dal bollettino “Le Notizie”. Il Fronte popolare di liberazione è un’organizzazione di massa antifascista e democratica che raccoglie al suo interno organizzazioni di massa (sindacali, femminili, giovanili e culturali), gruppi politici e partiti che riconoscono il ruolo guida del Partito comunista.
Redattori sono Domenico Cernecca ed Eros Sequi (Esse), animatore culturale e redattore di numerosi organi di stampa clandestina in lingua italiana in Jugoslavia, fondatore dell’Unione degli italiani di Fiume e dell’Istria e suo segretario dal marzo 1945 al 1952. Tra i collaboratori si segnalano Giorgio Privileggio; Emma Derossi; Narciso Turk (Ciso); Gianni Degobbis; Francesco Neffat; Janez Žirovnik; Mario Jedreicich; Silva Kopitar; Ines Valle; Nada Ranere; Bruno Valenta; Anđelka Turčinović e gli illustratori Cesco Dessanti e Quintino Bassani. È un periodico a carattere locale, omologo del croato “Hrvatski list” (diretto da Zvane Črnja, intellettuale antifascista istriano inviato in Istria dall’Agitprop centrale), nato nella prima metà del 1944, e con il quale condivide macchinari e personale.
Il periodico esce in 15 numeri, a ciclostile, con un numero di pagine tra le 4 e le 12 e una tiratura tra le 800 e le 1500 copie; chiude le pubblicazioni con un’edizione speciale per il 1° maggio. Il n. 1 porta il primo sottotitolo, i numeri 2-6 il secondo, dal 7 in poi il terzo. Dal n. 7 del 10 marzo 1945 esce settimanalmente e si compone di 6-8 pagine.
Durante la stesura del primo numero – ciclostilato in 500 esemplari – la redazione, come quella di “Hrvatski list”, si trova a Plehoti (Barbana), mentre la stamperia a Fumeti (Barbana); dal secondo numero la stamperia si sposta a Veselica, nei dintorni di Albona (Labin), presso la casa di Mate Kiršić, e infine a Ripenda, a poca distanza da Albona. Addetto alla stamperia è Josip Ružić (Bepi) di Pola, tra i corrieri si segnala Remigio Puh – poi caduto, mentre Narciso Turk organizza la rete di distribuzione della testata e l’approvvigionamento del materiale.
Il periodico è accompagnato dal supplemento “Documenti storici”, che esce in 11 numeri.
Gli articoli trattano argomenti internazionali, inerenti al movimento di liberazione in Jugoslavia, alle azioni partigiane in Istria e alle attività delle associazioni antifasciste italo-croate.
Il n. 10 del giornale riporta il Programma dell’Unione degli italiani dell’Istria e di Fiume e sottolinea il diritto dei croati ad unirsi alla madrepatria e degli italiani a godere di tutti i diritti in base alle decisioni del Consiglio antifascista per la liberazione della Jugoslavia e del Consiglio antifascista di stato per la liberazione della Croazia.
Nel dopoguerra la testata diventa organo dell’Unione antifascista italo-slava e dell’Assemblea socialista del popolo lavoratore del Circondario di Capodistria e continua a uscire settimanalmente fino al 1957.
Bibliografia:
Enciclopedia dell’antifascismo e della Resistenza, Milano, La Pietra 1989.
H. Buršić, Istarska partizanska štampa, vol. I, Pula: Čakavski Sabor, Rijeka: Edit 1981.
L. Giuricin, Memorie di una vita, con la collaborazione di E. Giuricin, Rovigno, Centro di ricerche storiche, 2014.
N. Milani, R. Dobran, a cura di, Le parole rimaste. Storia della letteratura italiana dell’Istria e del Quarnero nel secondo Novecento, Pola: Pietas Iulia, Fiume: Edit 2010.
G. Radossi, introduzione a La nostra lotta marzo 1944-maggio 1945, s.l.: Unione degli italiani dell’Istria e di Fiume, Pola: Otokar Kersovani, 1974.
Autore della scheda: Francesca Rolandi