MOVIMENTO "POPOLO E LIBERTÀ"

Scheda storica

Organo mensile del Movimento “Popolo e libertà”, promosso nell’autunno 1941 da un gruppo di giovani, per la maggior parte reduci dalla campagna d’Albania, come embrionale progetto antifascista di ispirazione liberal-socialista, mazziniana, repubblicana. Il primo numero del periodico esce nel giugno 1943 e raccoglie una serie di documenti programmatici diffusi precedentemente sotto forma di opuscoli o manifesti, tra i quali “Orientamenti” (scritto a Ventotene nell’ottobre 1941), “Agli italiani” (novembre 1941) e “Ai migliori degli italiani” (agosto 1942). Dopo il secondo numero del luglio 1943 e la caduta del regime fascista, escono quattro numeri fino alla fine dell’anno (di cui uno doppio dei mesi di novembre e dicembre). In seguito il movimento confluisce nel Partito italiano del lavoro sorto nel gennaio 1944 per iniziativa di Giusto Tolloy e il nome della testata cambia in “Popolo e libertà - Bollettino del Partito italiano del lavoro”.
Bibliografia:
- Enciclopedia dell’antifascismo e della Resistenza, vol.III, La Pietra 1976.

Autore della scheda: Matteo Pasetti

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