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singola testata | Stampa clandestina

IL COMBATTENTE

organo dei distaccamenti e delle brigate d'assalto Garibaldi

Edizione a cura della Divisione Marche


Luogo:
Ancona
Regione:
Marche
Data inizio:
aprile 1944
Data fine:
2 maggio 1944
Ente produttore:
Divisione Garibaldi Marche
Tipologia:
militare
Gruppo militare:
Garibaldi
Numero pezzi:
2
BID:
LO11313633

Scheda storica

Il foglio, che era il giornale delle Brigate Garibaldi su piano nazionale, fu prodotto nelle Marche solo per un breve periodo - il n. 7 s.d., l’8 (aprile) 1944, il 9 (maggio 1944).
Veniva stampato nei pressi di Ancona, nel «buco stampa» organizzato dal Partito comunista. Il «buco» era un vecchio pozzo abbandonato in cui era stata istallata una rudimentale macchina a pedale azionata dal tipografo Armando Spoltore. La redazione era posta a qualche centinaio di metri di distanza, a casa del partigiano Rolando Cinti, la cui famiglia era sfollata nei pressi di Arcevia. Dirigevano la stampa Gherardo Corinaldesi e Ferruccio Santarelli. Non è chiaro se si trattasse dello stesso luogo in cui venivano stampate «L’Aurora» e successivamente «Bandiera Rossa». La tipografia subì numerosi trasferimenti e l’attrezzatura fu più volte sottratta alle indagini dell’Ovra.
Alla sua diffusione collaboravano le staffette: Rolando Cinti, Fiorino Mazzanti, Lelia, Romolo Baldassari (Burro), Fernando Mancinelli, Mario Mosconi, Francesco Boldoni e Bianca Sarti. In particolare, la Sarti fu fermata con alcuni fogli del giornale che andava a distribuire. Sottoposta a fermo e a feroci interrogatori, durante i quali non rivelò nulla della sua attività clandestina, venne inviata in un campo di concentramento per poi essere trasferita in Germania. Riuscì, tuttavia, a fuggire nel corso del viaggio e a tornare dai suoi compagni. Verrà insignita della medaglia di bronzo al Valor Militare.
In particolare, sul numero di maggio veniva pubblicato l’ordine del giorno n.7: «Per l’unificazione della lotta e delle forze di tutte le formazioni partigiane». Tale ordine ebbe un rilievo politico importante nella storia della lotta partigiana locale, poiché con esso si affermava di «voler porre incondizionatamente le quattordici Brigate d’assalto “Garibaldi” e i vari distaccamenti agli ordini del governo di unione nazionale». La direttiva da seguire era che: «il più grande spirito di collaborazione e di fraternità d’armi dovesse regnare fra tutte le formazioni partigiane».
«Il Combattente» diffondeva anche il Bollettino di guerra della «Divisione Marche», con una cronistoria delle operazioni militari delle singole Brigate che permetteva a partigiani e civili di essere informati sull’andamento della guerriglia condotta contro tedeschi e fascisti.

Bibliografia/Sitografia:
R. Giacomini, Ribelli e partigiani: la Resistenza nelle Marche, 1943-1944, Affinità Elettive, Ancona, 2005.
P. Giannotti, I giornali clandestini delle Marche, Consiglio della Regione Marche-Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche, 1975.
P. Giannotti, Stampa operaia e classi sociale nella stampa clandestina, Argalia Editori, Urbino, 1972.
E. Santarelli, I giornali della «Resistenza», in La Resistenza nell’anconetano, a cura dell’Anpi di Ancona, 1963.
M. Salvadori, La Resistenza nell’Anconetano e nel Piceno, Opere Nuove, Roma, 1962.

Sottotitoli del periodico: organo dei distaccamenti e delle brigate d\'assalto Garibaldi

Autore della scheda: Eugenia Corbino

Numeri disponibili

1944

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